Riciclare gli scarti di cantiere: perché è importante

Attualmente la sostenibilità è diventata una priorità e questo vale in qualsiasi settore, anche quello delle costruzioni. Per questo siamo qui a parlare dell’importanza di riciclare gli scarti di cantiere che, ad oggi, è una pratica cruciale e che tanto può aiutare ambiente ed economia.

Ogni anno, nei cantieri edili vengono scartati milioni di tonnellate di materiali, con un impatto significativo sull’ambiente. Per questo motivo è utile scoprire quelle che sono le pratiche che possono rendere più sostenibile e meno impattante il settore edile.

Del resto, il settore è tra i maggiori produttori di rifiuti a livello mondiale. Questo accade perché c’è una richiesta sempre crescente. Se da un lato vengono richieste sempre più spesso delle infrastrutture sostenibili, è anche il momento di conoscere e mettere in opera tutte le pratiche necessarie per ridurre l’impatto ambientale del settore delle costruzioni.

Inoltre, riciclare gli scarti di cantiere può anche rappresentare un’opportunità di risparmio in termini economici, ed è proprio quello che andremo a vedere.

Riciclare scarti di cantiere: le tipologie

I cantieri edili sono fonte di moltissimi materiali di scarto di vario tipo. Abbiamo calcestruzzo, metallo, legno, plastica solo per citare i principali.

Alcuni di questi, come il calcestruzzo, sono particolarmente interessanti per il riutilizzo futuro e vale la pena approfondire il discorso (consigliamo la lettura della nostra guida sul calcestruzzo riciclato).

Entrando nello specifico, possiamo dire che il calcestruzzo è tra i materiali più utilizzati nei cantieri ed è bene sapere come riciclarlo.

Ci sono anche i metalli come acciaio, alluminio e rame che sono altamente riciclabili. Questo è un aspetto fondamentale ed è bene sottolineare che i metalli possono essere fusi e riformati senza andare a perdere le caratteristiche principali.

Riciclare i metalli dei cantieri edili riduce il bisogno di nuove estrazioni e, di conseguenza, anche il consumo energetico impegnato in queste attività.

Segnaliamo anche la presenza di plastiche, che sono molto diffuse sui cantieri e che possono provenire da tubi, imballaggi e così via.

In alcuni casi, queste plastiche possono essere riciclate, mentre altre richiedono dei processi più lunghi e complessi. In ogni caso, riciclare la plastica dei cantieri permette di ridurre il consumo di petrolio che è ancora necessario per produrne di nuova.

Questi sono solo alcuni degli scarti che si possono riciclare e che, come è facile intuire, portano a una serie di vantaggi in termini di risparmio economico e in termini di impatto ambientale.

Riciclare il calcestruzzo: con Blend Plants è semplice

Per riciclare il calcestruzzo è necessario seguire un procedimento senza dubbio impegnativo. Per questo motivo è necessario utilizzare le migliori tecnologie come quelle messe a punto da Blend Plants.

Il sistema Betonblock Blend Plants nasce proprio per assecondare questa esigenza. La tecnologia messa a punto permette di trasformare gli scarti di calcestruzzo in una risorsa da riutilizzare.

Si inizia con la frantumazione del materiale in pezzi più piccoli, che si possono utilizzare come aggregati per nuove miscele.

Questo è estremamente utile, perché riduce la necessità di smaltire il materiale in discarica e contribuisce a creare un utilizzo circolare dei materiali nel settore edile.

I sistemi di riciclaggio sono progettati per venire incontro a diverse esigenze e a differenti volumi di produzione, rendendoli ideali sia per piccoli che per grandi progetti di costruzione.

Utilizzare calcestruzzo riciclato permette di ridurre l’impronta di carbonio del cantiere, un passo fondamentale verso la realizzazione di pratiche di costruzione più sostenibili.

Si può utilizzare il calcestruzzo riciclato per realizzare new jersey, tetrapodi e altre tipologie di barriere e molto altro ancora.